tino.jpg (6457 byte)

Biografia

 

calebas1.jpg (12464 byte)

Tino Sartori
nasce a Samarate (Va) nel 1956.
Frequenta la facoltà d’architettura a Milano laureandosi a pieni voti nel 1980.

 

I primi passi artistici

Per alcuni anni, lavora nel restauro architettonico e pittorico intervenendo in alcune chiese (Tornavento, Vizzola Ticino, Castano Primo). In questo periodo dipinge, in modo saltuario, tele ad olio e acquerelli affrontando svariati temi.

Nel 1981,con alcuni artisti a cui è legato da una profonda amicizia, costituisce una scuola di ceramica all’interno dell’Università Popolare di Samarate. Conosce qui il Maestro Luciano Morosi, un pittore scultore e ceramista vissuto tanti anni in Brasile conseguendo un buon successo artistico (Nel 1967 Morosi espose alla Biennale internazionale di S.Paolo)

 

manovaso.jpg (13779 byte)

paesafro.jpg (15512 byte)

Il rapporto con Luciano Morosi sarà determinate per la sua formazione. Da lui apprenderà: la passione per l’arte; l’amore per la ceramica e le tecniche di lavorazione; il rispetto per la ricerca artistica; il gusto del viaggio teso a conoscere ed a incontrare gli altri.

Da qui in poi Sartori opererà in modo metodico nella ricerca artistica.

 

Il periodo dei viaggi

Nel 1982 intraprende i suoi "viaggi" che dureranno un decennio. In questo periodo visiterà diversi paesi dell’America Latina, dell’Africa e dell’Oriente a volte come semplice visitatore, a volte per svolgere alcuni lavori di cooperazione allo sviluppo.

In questi viaggi venendo in contatto con culture molto interessanti ne approfitterà per approfondire gli studi sulla ceramica precolombiana incaica (Perù), marajoara (Brasile) e del Nicaragua.

Visitando luoghi incontaminati dal turismo di massa nel continente africano e nello specifico in Congo e in Camerun, incontrerà e conoscerà le più remote tecniche indigene di lavorazione della ceramica.

Sviluppando il suo impegno nella "cooperazione internazionale allo sviluppo" si specializzerà in "Architettura in terra" studiando e visitando paesi come l’Egitto, il Marocco, la Tunisia e il Camerun che si distinguono per la loro lunga tradizione costruttiva in terra cruda. Troverà in quest’architettura un calore ed un’emozione profonda che è trasmessa sia dalla materia usata (la terra), sia dalle linee curve presenti nelle forme, sia dai colori caldi usati nelle decorazioni.

Tutte queste esperienze costituiranno un grosso patrimonio nella personalità dell’artista teso alla ricerca dell’essenziale e del primordiale.

 

scult.jpg (24222 byte)
pancalebas.jpg (21118 byte)

Talamuro e la ceramica

Nei primi anni ’90 il suo sforzo è teso ad integrare la ceramica nell’architettura, a tale proposito approfondisce gli studi su Gaudì e Leger visitando più volte Barcellona e la "Fondazione Leger " a Biot.

Nel 1992 partecipa alla fondazione di Talamuro, un movimento artistico internazionale il cui fine principale è utilizzare l’arte per abbellire ed umanizzare l’ambiente rendendolo pedagogicamente attivo. In questo periodo lavora intensamente con altri artisti del movimento Mario Donadio, Ugo Perini,Sergio Michilini, intraprendendo con loro diverse azioni comuni:

- nel 1992 con Sergio Michilini inizia la progettazione dell’intervento pittorico nella chiesa del "bario Riguero" a Managua (Nicaragua);

- nel 1994 espone con altri artisti di Talamuro un’opera in ceramica sul tema: "a 500 anni dalla conquista delle Americhe";

- nel 1994 imposta il progetto "Incontro con l’arte e la cultura latino americana" che l’associazione di cooperazione internazionale A.C.R.A. presenterà alla CEE ottenendo dei parziali finanziamenti che permetteranno a diversi artisti internazionali di venire in Italia per svolgere nelle scuole, nei comuni, nelle associazioni….. degli interventi artistici sui temi della pace e della convivenza democratica;

- dal 1992 ad ora lavora in diverse scuole dell’obbligo per realizzare con gli alunni degli interventi artistici in ceramica in spazi pubblici (Samarate, Val d’Arno, Carnago..)

donnepesce.jpg (20780 byte)

sculture.jpg (20963 byte)


In questi anni ha svolto diverse esposizioni personali e realizzato opere pubbliche tra cui:

Nel 1998 a Castellanza (Va) presso Villa Pomini e ha avuto come titolo: "TEEERRA" e per il suo successo ne hanno parlato le televisioni e i giornali locali regionali e provinciali.

Nel 2001 realizza il simbolo del cinquantenario della Fim-Cisl di Varese.

Nel 2002 espone i propri pannelli presso il Battistero della Basilica San Vittore a Varese.

Nel 2002-2004 è invitato in qualità di artista ad Arredo casa a Busto Arsizio (MalpensaFiere).

Dal 2004 espone alcuni pannelli nella cittadina di Paratì (Brasile), patrimonio mondiale dell'Unesco.

Nel 2005 espone presso il Palazzo Comunale di Cavaria (Va)

Nel 2007 espone le sue opere nelle sale d'attesa dell' Aereoporto Internazionale di Milano Malpensa. La Mostra ha come titolo "Dalla Terra alla Forma"

Nel 2007 espone le sue opere realizza e mette in opera alcune ceramiche e vetrate nella chiesa parrocchiale di San Macario (Va).

Nel 2008 espone presso il centro culturale di Tradate allestendo in modo permanente due opere nella sala conferenza.

Nel 2009 espone presso l'Università del Melo di Gallarate.

Nel 2010 espone presso la sala civica Fallaci di Somma Lombardo.

Nel 2011 realizza un ciclo di bassorilievi presso il convento delle Suore Mantellate di Treppio (Pistoia) in occasione del 150° anniversario di fondazione.
Inoltre, all’Università del Melo di Gallarate (VA), presenta il libro “KERAMOS: arte ceramica di Tino Sartori”. 100 pagine con immagini che illustrano le sue opere, immagini che entrano nei dettagli dei segni lasciati con espressività sulla materia e, accompagnate da testi poetici, cercano di stupire ed emozionare il lettore guidandolo alla comprensione del percorso artistico

Nel 2012 alla Galleria Boragno di Busto Arsizio presenta la mostra "Kéramos - Sospensione silenziosa di segni e simboli".
Ancora nell’Aprile 2012 è invitato a partecipare in Brasile alla sesta rassegna dedicata alla ceramica che si è svolta a Paraty. L'opera realizzata per l’occasione viene collocata nella chiesa principale della città come sfondo alla fonte battesimale.
Inoltre allestisce una mostra presso il Centro Parco ex dogana Austro-Ungarica, a Tornavento di Lonate Pozzolo con il patrocinio del Parco del Ticino.
Realizza un’istallazione all’Università del Melo di Gallarate dal titolo “Una luce nella notte”.

Nel 2013 partecipa con una sua personale "KERAMOS" all'evento culturale "Estate Oleggese" promosso dal Comune e dalla Pro Loco di Oleggio (Novara).

Nel 2016 allestisce una mostra dal titolo "Il tempo e la terra" presso l'Università del Melo di Gallarate.

Nel 2019 espone, con una personale, al Civico Museo Parisi Valle di Maccagno. Collabora e periodicamente espone all'Università del Melo di Gallarate.